lunedì 27 giugno 2011

Esame di Stato Genova



INFORMAZIONI E INDICAZIONI GENERALI AI CANDIDATI ALL’ESAME DI STATO PER LA PROFESSIONE DI PSICOLOGO

Come è noto, l’esame di stato per la sezione A dell’albo comprende 4 prove, di cui 3 scritte e 1 orale. Per i laureati del vecchio ordinamento quinquennale sono previste solo 3 prove, 2 scritte e 1 orale (praticamente, saltano la seconda prova scritta).
Ogni prova viene valutata dalla commissione con un voto in cinquantesimi e chi ottiene almeno 30/50 in una prova è ammesso alla prova seguente. Chi infine ottiene almeno 30/50 anche nella prova orale è abilitato a iscriversi all’albo professionale.
Lo scopo dell’esame di stato è verificare che il candidato abbia acquisito le competenze teoriche e pratiche necessarie all’esercizio della professione.
Ha quindi una funzione diversa sia dagli esami dei singoli corsi universitari (che in genere richiedono una conoscenza teorica e in qualche caso anche cognizioni pratiche di una specifica disciplina) sia dall’esame di laurea (che si basa sulla tesi scritta dal laureando su un argomento estremamente specifico).
La prima prova scritta ha carattere teorico. Per la sezione A dell’albo, lo scopo della prova è verificare che il candidato abbia acquisito una sufficiente padronanza di teorie e concetti fondamentali della scienza psicologica, che sappia almeno a grandi linee valutare criticamente se una teoria è aggiornata o superata, se si basa su evidenze solide o è ancora essenzialmente una congettura, e quali siano i suoi ambiti di applicazione pratica. Non si tratta di un esame nozionistico che richieda la conoscenza di un particolare manuale (anche se rivedere i testi dei corsi seguiti, o altri manuali più recenti, non fa mai male) e non è una “replica” di qualche esame teorico dei primi anni di corso. Si vuole verificare che il candidato, dopo un percorso di circa sei anni di corsi, tesi e tirocini, abbia fatto proprio un patrimonio teorico pertinente alla psicologia e sappia discutere con consapevolezza critica l’argomento proposto dalla commissione.
Le regole prevedono che la commissione formuli tre temi, diversi tra loro, e che al momento della prova ne venga estratto a sorte uno.
La seconda prova scritta (dalla quale sono esentati i laureati del vecchio ordinamento quinquennale) per la sezione A dell’albo riguarda la progettazione di interventi di valutazione, prevenzione, promozione, sostegno, riabilitazione, ecc. La commissione propone un unico compito (non vi è estrazione fra prove diverse). Di solito il compito viene formulato dalla commissione in modo da consentire al candidato una scelta fra alcune diverse possibilità. In questa prova è opportuno formulare un progetto semplice, che individui un problema chiaro e ben definito, una utenza, una metodologia di intervento basata su pochi strumenti appropriati è valutato in modo adeguato.
È importante che il candidato presenti chiaramente il metodo del suo progetto di intervento. Non è consigliabile invece la proposta di interventi di una vastità e complessità tali da renderli, di fatto, irrealizzabili.
La terza prova scritta, di carattere pratico, per la sezione A riguarda la discussione di uno specifico caso individuale, di gruppo, o di intervento in struttura complessa. Così come per la seconda prova scritta, anche in questo caso la commissione propone un unico compito (non vi è estrazione fra più buste) e di solito il compito viene formulato in modo da consentire al candidato una scelta fra alcune possibilità diverse. È importante che il candidato dimostri una buona padronanza critica dei metodi appropriati per la valutazione del caso proposto e per l’eventuale intervento.
La prova orale comprende la discussione delle prove scritte, la discussione del percorso formativo con particolare riguardo alle esperienze di tirocinio, e argomenti di deontologia professionale.

Alcune tracce precedenti

Le tracce specifiche non sono disponibili.
tra gli argomenti richiesti:

Novembre 2010
veniva richiesto di parlare di strumenti di cui si aveva avuto esperienza anche durante il tironcinio, e di illustrarne i riferimenti teorici criticamente

Consulta le prove originali:



Giugno 2011
Esporre una teoria a scelta su un processo cognitivo a scelta

5 commenti:

  1. SAREBBE MOLTO UTILE SAPERE CHE TIPO DI IMPOSTAZIONE HA GENOVA PER EX: COMPORTAMENALE, COGNITIVO, DINAMICA,TESTISTICA, ATTACCAMENTO E VARIE ED EVENTUALI, "ANTIPSICOANALITICA"...
    E' DAVVERO UTILE PER CHI FA FUORI SEDE DEVE SCEGLIERE DOVE SOSTENERE L'EDS.
    POI SO BENE CHE DIPENDE MOLTO DALLA COMMISSIONE MA LA COMMISSIONE E' COMUNQUE DELLA FACOLTA.
    GRAZIE E IN BOCCA AL LUPO A TUTTI!!!

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  2. CIAO ALESSANDRA,
    COMPLIMENTI E GRAZIE PER IL GRANDE LAVORO FATTO! SE SI TROVANO ULTERIORI INFO SI COMUNICANO TRAMITE I COMMENTI?
    A PRESTO

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  3. Ciao, purtroppo queste per ora sono le uniche informazioni su Genova, se ne avete altre postatele pure come commenti oppure inviatemi una mail e provvederò subito ad aggiornare il sito ;-)
    l'idea è di creare uno spazio in cui reperire in modo chiaro e veloce tutte le infomazioni utili per il superamento dell'esame nella varie città, e il contributo di ognuno di voi è di fondametale importanza.
    IN BOCCA AL LUPO!

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  4. Ciao a tutti!
    qui trovate le prove http://www.studenti.unige.it/postlaurea/esami_stato/temi_prec/
    Il tipo di impostazione a Genova non lo saprei definire: da una parte è forte la base cognitiva specie in riferimento ai disturbi dell'apprendimento, dall'altra per quel che concerne l'ambito familiare l'orientamento è più dinamico. Di certo l'aspetto clinico non è quello più rimarcato visto che abbiamo sostenuto due soli esami in tutti e 5 gli anni..

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  5. Genova ha un approccio cognitivo...forse troppo

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